Sottolineiamo alcuni accorgimenti che servono a mantenere la vostra pietra bella e duratura nel tempo.
Innanzitutto è il castone che va adattato alla gemma e non viceversa. Quando si ha un esemplare che non è calibrato, va creata la sua sede su misura, per dare risalto il più possibile alla pietra.
Di cosa bisogna tenere conto:
- la corona va protetta dalle griffe che devono essere appena più alte della tavola in modo che appoggiando il gioiello tocchi solo il telaio evitando di scheggiare o rigare la pietra;
- la cintura deve essere protetta dal metallo che verrà usato al fine di non farla urtare o prendere colpi come abbiamo visto per la corona;
- la punta del padiglione va protetta anch’essa per i motivi sopra riportati.
- Il castone dovrà essere fine e abbastanza sottile da permettere alla luce di entrare lateralmente per la brillantezza della gemma. In questo modo riusciremo anche a pulire facilmente la gemma passando con acqua saponata e un pennellino o un vecchio spazzolino da denti, fra il telaio del castone, per togliere la polvere. Da ricordare che la polvere di casa ha durezza sette, come il quarzo, perciò non strofinare le pietre più tenere di 7 senza prima averle sciacquate onde evitare di rigarle inesorabilmente.
Basta dare un occhio ad un anello comune portato da qualche tempo per riconoscere i segni dell’usura se non trattato adeguatamente. Prendete una lente a 10x e guardate gli spigoli delle faccette e la tavola della gemma. Tutti i graffi e le rigature bloccano la luce e la pietra risulta più spenta.
Questi pochi consigli vi consentiranno di godere a lungo delle vostre gemme preferite.